Tempo di fiere, bentornata Art Paris

È in corso la fiera di arte moderna e contemporanea Art Paris, ospitata per la prima volta al Grand Palais Éphémère. Le impressioni a caldo sulla nuova edizione.

Step, INDIGO Series, by Alia Ali, 202

Art Paris Art Fair apre con 140 gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di cui il 65% francesi e il 35% estere, provenienti da una ventina di paesi europei come Italia e Spagna, ma anche Corea, Colombia, Costa d’Avorio, Guatemala e Uruguay. Con un tasso di rinnovo del 40% rispetto al 2020, le giovani gallerie stanno spalla a spalla con le più rinomate del settore, come Thaddaeus RopacPerrotinKamel Mennour e le due italiane Galleria Continua Massimo De Carlo, che partecipano per la prima volta alla manifestazione parigina.

Prima fiera a essere ospitata al Grand Palais Éphémère creato dall’architetto Jean-Michel Wilmotte, Art Paris riunisce per questa 23esima edizione, molto made in France, venti solo show, a partire da quello di Lorenzo Mattotti presso la Martel o quello di Georges Jeanclos presentato dalla parigina Capazza. Dedicato alla creazione emergente, inoltre, il settore Promesses riunisce sette giovani gallerie come Double V di Marsiglia con opere di Caroline Denervaud, la guatemalteca Rebelde o Véronique Rieffel d’Abidjan..

Grand Palais Éphémère – vue perspective © Wilmotte & Associés Architectes

Art Paris sostiene la scena francese dal 2018 affidando a un curatore la selezione di progetti artistici proposti dalle gallerie partecipanti. Quest’anno è la volta di Hervé Mikaeloff, che sotto il titolo Ritratto e figurazione. Uno sguardo alla scena francese ha riunito una ventina di artisti attorno alla questione della ritrattistica e del rinnovamento della pittura figurativa in Francia. «Il mio desiderio era quello di presentare un rinnovamento dell’arte figurativa», sottolinea Mikaeloff, curatore indipendente. «Al di là di un semplice effetto di stile, il ritratto permette agli artisti di costruire un nuovo rapporto con il mondo. Diventa sia una bandiera delle differenze che uno strumento d’ancoraggio».

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Author: livia de leoni

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