Al Centquatre di Parigi, luci puntate sulle diverse declinazioni dell’immagine statica e in movimento, con la Project Room di Clément Cogitore e il festival Circulation(s).
Intervista a Silvia Rosi
Luogo essenziale della vita culturale parigina, il Centquatre accoglie “Project Room” di Clément Cogitore e “Circulation(s)”, il festival europeo dedicato alla fotografia emergente, fino al 29 maggio. Situato nel nord-est parigino e diretto da José-Manuel Gonçalvès, il 104 offre una duplice proposta accolta in uno spazio dedicato alla creazione emergente, alla produzione e divulgazione di ogni espressione artistica.
Clément Cogitore in “Project Room” rivela la seduzione del quotidiano con cinque video realizzati in anni diversi, e qui proiettati al contempo e in loop in un’unica sala; la miscela di suoni e immagini diversi restituisce una sorta di poesia estemporanea. Si va dalla luminosità degli schermi telefonici di Élégies, ai dipinti di Lascaux, fino a inseguire un camion lungo un’autostrada in Travel(ing).
Circulation(s), per la sua dodicesima edizione, presenta 30 artisti di 15 nazionalità diverse e un focus sulla scena artistica armena. Lungo duemila metri quadrati si possono scoprire le nuove tendenze e decifrare la fotografia di domani. Ideatore e organizzatore del festival “Circulation(s)”, Fetart ha preso quest’anno la direzione artistica con dieci curatori indipendenti specializzati nella fotografia emergente. Dopo Romania, Bielorussia e Portogallo, è la volta dell’Armenia con i lavori di quattro artisti, quali Areg Balayan, Vaghinak Ghazaryan, Karen Khachaturov e Sona Mnatsakanyan. Continua a leggere su Exibart