“Elles font l’abstraction”, la mostra-evento del Centre Pompidou

L’astrattismo in tutte le sue forme femminili: ecco centodieci artiste e oltre cinquecento opere datate dal 1860 agli anni ’80, in mostra a Parigi, fino alla fine del mese di agosto.

Sophie Taeuber-Arp, Composition data

Non solo pittura ma anche danza, fotografia, cinema e arti decorative sono in “Elles font l’abstraction”, una mostra che celebra l’astrattismo in tutte le sue forme con centodieci artiste e oltre cinquecento opere datate dal 1860 agli anni ’80. Si tratta di una reinterpretazione inedita, che allarga i confini e va al di là dei canoni estetici occidentali, svelando il grande contributo delle artiste europee ma anche africane-americane, asiatiche, sudamericane e del Medio-oriente. Curata da Christine Macel, in collaborazione con Karolina Lewandowska, curatrice associata per la fotografia, il percorso si disloca lungo 42 sale che principiano con le opere spiritualiste della spagnola Georgiana Houghton (1814-1884), marcando in maniera esclusiva gli inizi di questa corrente. Sono presentati poi diversi focus su artiste come Sonia Delaunay-Terk, Vanessa Bell, Helen Saunders, Maria Helena Vieira da Silva e Véra Pagava, ma anche tematiche diverse, vedi le note danzatrici come la mitica Loïe Fuller nella sezione “Danza e astrazione”, Lucinda Childs in Ai confini dell’arte minimalista e Giannina Censi con Aerodanze 8: stanchezza di volo. Continua a leggere su Exibart

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